IL RUOLO DELLE IDEE NELL'EPIDEMIA COVID 19

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Negli ultimi decenni abbiamo sentito un rinnovato interesse verso psicologia ed al ruolo che può dare alla conoscenza della comunicazione di massa di come una struttura linguistica possa sedimentarsi nella mente di ognuno di noi, codificarsi in varie lingue nel mondo e caratterizzarne le differenze di spinta ad agire. Più importanti sono le differenze più è probabile che le codifiche vengano espresse con singole parole. Durante la campagna elettorale per le politiche presidenziali nel 2008, Barack Obama in un discorso che rimarrà nella storia e poco dopo aver incassato la sconfitta nel New Hamphire, sale sul palco e pronuncia per la prima volta le tre parole che forse più di tutte lo altre hanno accompagnato la Sua carriera politica. Yes we can. Sono importanti le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giuseppe Conte "ce la faremo" che sostengono la nostra voglia di uscire da questo impasse, sono le stesse che Angela Merkel anni prima nel 2015 espresse nel celebre intervento di fronte all'ondata di profughi provenienti dall'EST. Wir schaffen das INCERTEZZA E COERENZA NEL MONDO MENTALE DELLE IDEE. Questi scandagli lessicali, che per semplicità possiamo pensarli meglio come “descrittori” possono essere importanti per un esame delle differenze individuali e quindi comprendere come alcune parole semplici e chiare possano entrare nella mente delle persone, di un gruppo o di una società e muovere il comportamento in una direzione. Coloro che hanno una funzione di potere, qualunque esso sia, oggi utilizzano l'informazione attraverso i media, i social network ed i canali digitali; essi hanno una responsabilità maggiore nel mondo della comunicazione perché possono spostare l'opinione e le idee di una intera comunità da una direzione ad un'altra. Per poterlo fare occorre che l'ambiente che la riceve sia conformato. I contadini un tempo aravano la terra per seminare, la rivoltano per essere fresca e ricettiva, ossia creavano disordine in quello che prima era ordinato, per un attecchimento del seme. il seme ha bisogno di tranquillità per potersi radicare, nutrirsi e germogliare nella sua essenza. LE IDEE ADERISCONO PIÙ FACILMENTE NELLA MENTE SE SONO DATE DA FATTORI GERARCHICI DOMINANTI. "Se il nostro terreno mentale viene mantenuto in continua irrequietezza, mancanza di sicurezza, mancanza di certezze può trovare appiglio tutto ciò che viene propinato dall'informazione, e per garantire un "attecchimento" nella mente occorre metaforicamente che si insinui un "virus mentale", che abbia virulenza di replicazione che contenga un RNA che abbia le basi di Coerenza, Rassicurazione e Certezza. L'incertezza è ancor più subdola del dolore, l'Incertezza permette l'accoglimento di qualsiasi cosa sia semplice da elaborare e sicurezza per il futuro" Perchè una idea possa esistere nel tempo e stimolare una azione occorre che sia virale e possa contaminare più persone possibili. Per sopravvivere quindi "l'Idea" deve trovare più menti possibili per replicarsi e modificarsi per per poter esistere, e come il Virus -Covid 19 per replicarsi e provocare i sintomi deve trovare un terreno adatto che lo possa accogliere. Nel corpo umano il Virus replica il suo RNA, nel mondo mentale l'informazione viene replicata se trova un terreno adatto. Lo stato di incertezza che viviamo, quindi, può rendere difficile il contrasto alla diffusione del Covid-19 attraverso notizie differenti date dai media e da elementi autorevoli della società che pongono le persone in ambito di ambivalenza, irrequietezza, paura, nel promuovere una azione preventiva verso una unica direzione di protezione sociale. FERMARE IL TEMPO E RISCOPRIRE L'ABITUDINARIETÀ. In una comunità che viaggia velocemente nelle azioni per una continua sostituzione dei bisogni si ritrova nell'immediato, per l'epidemia del Covid -19, in un contesto di abitudinarietà. Non è che possa essere malvagio eseguire comportamenti di routine, a volte può piacere. Ci si accorge dell'esistenza dell'altro, dove un tempo era invisibile. La maggioranza della popolazione si ritrova a condividere il tempo in famiglia, chi in compagnia con i bambini, i nonni; chi ha animali vicini, o un gatto o un cane ne riprende la loro felicità. Le misure di quarantena come le chiusure scolastiche, delle attività commerciali e professionali e delle distanze sociali, pone la realtà di vedersi all'interno del proprio ambiente e poter pensare. LA NATURA UMANA IN CONTINUA EVOLUZIONE E ADATTAMENTO. È facile cadere nell'ansia, nell'angoscia o nella depressione per una aspettativa di un futuro incerto, e non basta sapere che riguarda anche il resto del mondo poiché l'uomo ha in sé il seme dell'autoconservazione ambivalente con quello dell'altruismo, due facce della stessa medaglia che lottano per incrociarsi senza poterne mai vederne la soddisfazione di riuscirci. La chiave è rimanere equilibrati, sensibili ed evitare di stressarsi. In alcuni casi, il panico dovuto ai drastici cambiamenti e all'ignoto viaggiano più velocemente del "corona virus" stesso, ma sono influenzati dalle notizie ambivalenti che provocano tensione, ansia e paura fino all'angoscia ed ancor più grave conformano qualcosa che la può mantenere: l'incertezza. Il nostro cervello aggiorna costantemente il mondo e la realtà che viviamo, ciò che è sicuro e ciò che non lo è. Siccome per evoluzione non sa cosa può esserci dietro l'angolo presuppone la presenza di minacce e per economia energetica passa alle decisioni. Il nostro cervello farà tutto ciò che è possibile per assicurarti motivi di certezza anche perchè siamo più portati a sopravvalutare le minacce in alcune condizioni per mantenerci al sicuro. È il nostro cervello arcaico. 250 milioni di anni ereditato dalla rettili che ancora assume le sue funzioni in modalità autonoma. È una parte di noi che preferisce conoscere un risultato prima che avvenga. Può essere il modo in cui ordiniamo ed elaboriamo la prospettiva che può permetterci di controllare ciò che è al di fuori delle nostre azioni, e l'informazione, la sua coerenza nel promuoverla agisce in competizione con le stesse regole che un virus si diffonde nella lotta alla sopravvivenza, metafora dell'evoluzione umana.